sabato 9 novembre 2013

Li teniamo d'occhio... JOSH HUTCHERSON

 
Dopo Jennifer Lawrence e Liam Hemsworth, la rubrica ospita il terzo protagonista di Hunger Games, ovvero Josh Hutcherson, che a soli 21 anni ha già al suo attivo una lunga carriera, avendo cominciato a recitare nel 2002, quando prese parte ad un episodio della serie E.R. - Medici in prima linea.
I suoi primi ruoli importanti arrivano all'età di tredici anni, quando doppia il personaggio di Markl in Il castello errante di Howl e partecipa ai film Derby in famiglia, Innamorarsi a Manhattan e Zathura - Un'avventura spaziale. 
Nel 2006 è il figlio di Robin Williams in Vita da camper ed è protagonista di Un ponte per Terabithia, remake del film del 1987.
Successivamente recita in Viaggio al centro della terra 3D (2008), Aiuto vampiro (2009) e in I ragazzi stanno bene (2010): un ruolo un po' più di spessore per l'attore, che interpreta il figlio della coppia composta da  Annette Bening e Julianne Moore.
Nel 2012 recita in Viaggio nell'isola misteriosa, sequel di Viaggio al centro della terra 3D, ma la definitiva fama arriva chiaramente con Hunger Games: Josh Hutcherson interpreta Peeta Mellark, il figlio del fornaio concorrente ai giochi organizzati nello Stato di Panem, innamorato da sempre della rivale Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence).
Ovviamente ritroveremo Josh in Hunger Games: La ragazza di fuoco, in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma il prossimo 14 novembre e in uscita in tutte le sale italiane il 27, oltreche negli ultimi due film della saga (Hunger Games: Il canto della rivolta, Parte I e Parte II, in uscita nel 2014 e nel 2015). 
Nonostante Josh non sia esattamente il classico belloccio che piace alle ragazzine, può contare su una nutritissima schiera di fan (ad oggi ha poco più di due milioni di follower su Twitter) e ha dalla sua simpatia e scioltezza innate, che molto probabilmente gli permetteranno di costruirsi una carriera ben oltre gli Hunger Games.

1 commento:

  1. A me questo ragazzo piace (e anche se appunto non è propriamente un sex simbol lo ritengo anche al quanto carino) e concordo con te sul fatto che se continua così potrà farsi un nome nel mondo cinematografico.

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