venerdì 9 agosto 2013

MILK


Titolo originale: Milk
Paese: U.S.A.
Anno: 2008
Durata: 128 min.
Soggetto: Dustin Lance Black
Sceneggiatura: Dustin Lance Black
Regia: Gus Van Sant
Cast: Sean Penn (Harvey Milk), James Franco (Scott Smith), Josh Brolin (Dan White), Emile Hirsch (Cleve Jones), Diego Luna (Jack Lira), Alison Pill (Anne Kronenberg), Victor Garber (sindaco George Moscone), Denis O'Hare (John Briggs), Joseph Cross (Dick Pabich), Stephen Spinella (Rick Stokes), Lucas Grabeel (Danny Nicoletta), Brandon Boyce (Jim Rivaldo)

'Mi chiamo Harvey Milk e sono qui per reclutarvi tutti': così Harvey Milk, primo uomo dichiaratamente omosessuale ad essere eletto ad una carica politica in America, cominciava i suoi discorsi per placare gli animi di chi esprimeva la propria rabbia nei confronti di una società bigotta e intollerante.
Allo stesso modo il film di Gus Van Saint, dedicato alla vita dell'attivista politico, ucciso brutalmente nel 1978 da un rivale politico, recluta i suoi spettatori per invitarli a combattere a favore dei diritti civili. Non si tratta del solito film biografico: Milk è un film militante che ci dice di non restare fermi a guardare. 
Perché, per dirla con Bertold Brecht:

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare".

Il film di Gus Van Sant è un film schietto ed essenziale, che mette in luce l'importanza della battaglia politica di Milk nella città di San Francisco, battaglia politica che, seppure immediatamente riferibile ad una determinata minoranza, è in realtà rappresentativa di tutte le minoranze desiderose di emergere dal baratro in cui la maggioranza ha unilateralmente deciso di nasconderle.
Viscerale l'interpretazione di Sean Penn nei panni del protagonista, un'interpretazione che non a caso gli è valsa il secondo premio Oscar della sua carriera, dopo quello ricevuto per Mystic River.
Bravo anche James Franco nei panni di Scott Smith, compagno per molti anni di Harvey Milk, che, grazie alla macchina da presa che non esita ad indugiare sui suoi primi piani, sembra rivestire non solo il ruolo di "musa" del protagonista, ma anche del film.
L'unica nota sbiadita e meno coraggiosa della pellicola è, a mio avviso, rappresentata dal personaggio interpretato da Josh Brolin, Dan White, responsabile del duplice omicidio di Milk e del sindaco George Moscone. Il film, infatti, non permette di comprendere quali fossero effettivamente le motivazioni che spinsero White a compiere quel gesto folle, al di là della semplice mancata riconferma quale consigliere comunale. Il film suggerisce velatamente che White fosse un omosessuale represso, ma senza spingersi troppo oltre in quest'interpretazione, dal momento che la storia ufficiale non fornisce elementi in merito.
Un contorno a tratti allegro e a tratti altamente drammatico è costituito dagli altri membri del cast, a partire da Emile Hirsh, Diego Luna e Alison Pill, ognuno perfetto per il proprio ruolo.

Voto: 8

1 commento:

  1. Io lo reputo uno dei capolavori contemporanei per eccellenza: la regia è magistrale come sempre (amo Gus Van Sant alla follia) e poi Sean Penn è a dir poco perfetto in questo ruolo...che poi io lo trovo perfetto in quasi ogni personaggio che ha interpretato nella sua carriera. Bellissimo film, di questi tempi andrebbe visto e rivisto!

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